Visibile da ogni punto della città, la Zizzola, simbolo indiscusso di Bra, sorge sulla cima di uno dei
colli braidesi più alti, il Monteguglielmo. L’edificio neoclassico a pianta
ottagonale si compone di due piani, in cima ai quali si innalza una piccola
torretta.
La sua costruzione, risalente al 1840, si deve al ricco mercante e filante di seta braidese Tommaso
Bruno, il quale fece edificare la villa come “casino di villeggiatura” per la
moglie. Curioso scoprire che in realtà l’edificio, il cui autore del progetto
rimane tuttora ignoto, non venne mai completamente ultimato.
L’insolito appellativo di “Zizzola”, invece, deriva dal
frutto di un albero che i botanici chiamano Ziziphus, una pianta che cresce sotto forma di cespugli o di
piccoli alberi con spine, tipica delle regioni calde e quindi, probabilmente,
mai coltivata sul colle Monteguglielmo. Da dove nasce dunque l’ispirazione?
Sembra che il nome venne dato in realtà dai frati Dominicani di Asti, poiché il
posto ricordava loro una proprietà in Liguria ricca di zizzoli, appunto, i
frutti del Ziziphus conosciuti in italiano come giuggioli.
Nel 1962 la Zizzola fu donata al Comune di Bra e oggi nelle
sue stanze, grazie allo scenografico allestimento museale multimediale della “Casa dei Braidesi”, i cittadini
possono perdersi tra passato e presente, riscoprire vecchie e nuove
testimonianze della vita cittadina, la storia della loro città e della cultura di cui sono figli e
nipoti. Le varie stanze tematiche ricreano un caldo ambiente domestico e le
numerose installazioni audio visuali, che ripropongono testimonianze della vita
cittadina e mini-documentari, restituiscono ai braidesi una dettagliata
documentazione della storia di Bra. Ma la “Casa dei Braidesi” ha molto da
offrire anche a chi arriva da più lontano, come l’emozionante vista panoramica
su Langhe e Roero offerta dalla
posizione privilegiata dell’edificio.