Tra le più antiche e preziose tracce del
passato di Bra, le meridiane
suggeriscono un percorso per visitare
la città con uno sguardo ad un tempo in cui la vita degli abitanti
era regolata dalla luce solare.
Si tratta di un antico strumento di misurazione
del tempo basato sul rilevamento della posizione del Sole, già conosciuto
presso gli antichi Egizi e diffusosi successivamente tra le civiltà dei Greci e
dei Romani. Oggi le meridiane sono una rarità ma Bra è testimone del loro
frequente utilizzo in un passato non troppo remoto, in cui era usuale
imbattersi in questi curiosi orologi
solari tracciati sulle pareti esterne di edifici e palazzi, spesso
accompagnati da motti e frasi benaugurali. Un sistema visibile anche in
lontananza ed economico da realizzare poiché si serviva semplicemente della
luce solare che, attraverso un indicatore o gnomone, proiettava un’ombra sul tracciato orario.
Oggi queste meridiane delineano un percorso per scoprire
Bra immergendosi nel suo passato e nell’antica concezione del tempo che regolava la vita della città della
Zizzola. Tra gli edifici che ancora custodiscono questi segni del tempo, la Chiesa della SS. Trinità che accoglie
braidesi e visitatori con la “Meridiana Universale”, un quadrante che riporta
l’ora del Mezzodì nelle principali capitali del mondo: Roma, Mosca,
Gerusalemme, Damasco, Il Cairo, Alessandria, Vienna, Amsterdam, Buenos Aires,
Caracas e Isole Canarie.
Ma anche il Palazzo Comunale, che sfoggia addirittura due quadranti solari
realizzati nei primi anni del XIX secolo ai lati del portone: la meridiana di
sinistra indica le ore con il sistema francese, quella di destra segna l’ora
italica. La prima, dunque, suddivide le 24 ore nei due blocchi delle 12
antimeridiane e 12 pomeridiane, facendo riferimento al mezzogiorno e alla
mezzanotte, mentre le ore italiche, utilizzate fin dal Medioevo, derivano dalla
divisione del giorno in 24 parti uguali a partire dal tramonto del Sole e
costituivano un sistema particolarmente utilizzato dalla civiltà contadina,
essendo quest’ultima molto legata alle stagioni e ai fenomeni naturali
dell’alba e del tramonto.
Ma il percorso non finisce qui: proseguendo è
possibile imbattersi in altre caratteristiche meridiane sulle facciate di
edifici storici, come Palazzo Traversa
o Palazzo Valfrè, o su stabili di
utilità pubblica come la Scuola elementare di Via Marconi, l’Ospedale S.
Spirito e il Santuario Madonna dei Fiori Chiesa Vecchia.
Un patrimonio prezioso, dunque, che testimonia
e racconta il passato di Bra delineando un percorso grazie al quale è possibile
perdersi nella storia che ha reso la città della Zizzola quello che è oggi:
culla di cultura ed eccellenze.